mercoledì 20 settembre 2017

Philip Larkin

LA FALCIATRICE

La falciatrice si bloccò, due volte; inginocchiandomi trovai
un porcospino imprigionato tra le lame,
ucciso. Era vissuto nell’erba alta del prato.

L’avevo già visto e gli avevo pure dato da mangiare, una volta.
Adesso avevo irrimediabilmente distrutto il suo mondo                                                                                                     /discreto.
La sua sepoltura non mi fu di nessun aiuto:

al mattino io mi risvegliai e lui no.
Il primo giorno dopo una morte, la nuova assenza
resta sempre lì – uguale;

dovremmo essere l’uno dell’altro attento,
e gentili anche, finché ci resta un po’ di tempo.

Traduzione di Enrico Testa


dall’introduzione di Finestre alte, Einaudi, 2002

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