venerdì 3 ottobre 2014

Roberto Friol

EMILY DICKINSON

Emily Dickinson, se fosse il vento
se fosse l’anima la casa sprangata
se fosse l’universo, il giorno
la poltrona, l’ambascia, lo sguardo
la tenerezza che fa velo agli occhi
quando si sceglie la frutta pei bimbi;
se fosse altro silenzio il balbettare versi
insondabili tanto son tremendi
e l’addio senza addio l’abito nero
e la foggia antiquata, nubile dei capelli,
la ferita celata da ottonari
e la mano nervosa fosse la poesia.

Se fosse Amherst il luogo del mistero.


Traduzione di Francesco Tentori Montalto

da Poesie, Alfabetica, 1991


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