venerdì 22 agosto 2014

Jaime Gil De Biedma

APOLOGIA E PETIZIONE

E che dire di nostra madre Spagna,
questo paese affollato di dèmoni
e dove il mal governo e la miseria
non sono, no, miseria e mal governo
bensì uno stato mistico dell’uomo,
l’assoluzione della nostra storia?

Di ognuna delle storie della Storia
la più triste è la nostra, della Spagna,
perché finisce male. Come se l’uomo,
stanco ormai di lottare coi suoi dèmoni,
decidesse di cedergli il governo
e la gestione della sua miseria.

Nostra famosa e immemore miseria
la cui fonte si perde nelle storie
che dicono incolpevole il governo,
maledizione orribile di Spagna,
triste prezzo pagato a quei suoi dèmoni
con la fame e la fatica degli uomini.

Come ho pensato spesso a questi uomini
così ho pensato spesso alla miseria
di un paese affollato dai suoi dèmoni;
così ho pensato spesso a un’altra storia,
non semplice, diversa, a un’altra Spagna
dov’è importante avere un mal governo.

Voglio credere il nostro mal governo
come un volgare affare di certi uomini,
non una metafisica; che la Spagna,
deve uscire, e lo può, dalla miseria;
ch’è ancora in tempo per cambiare storia,
prima che se la portino i suoi dèmoni.

Perché non voglio credere a quei dèmoni.
Chi paga sono gli uomini al governo,
questi impresari della falsa storia,
sono uomini che hanno venduto l’uomo
e che l’hanno portato alla miseria,
sequestrato la salute della Spagna.

Io chiedo che la Spagna scacci i dèmoni,
che la miseria si insedi al governo
e che l’uomo possieda la sua storia.


Traduzione di Francesco Dalessandro

da Antología poetíca, Alianza Editorial, 1981



Proviamo a sostituire Spagna con Italia? Cambia molto?

1 commento:

  1. No non cambia molto..la malinconia è la stessa..molte generazioni di giovani volevano scacciare i demoni e poi da grandi hanno finito per diventare demoni a loro volta..dobbiamo sempre riflettere!

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