mercoledì 16 luglio 2014

Jaime Gil De Biedma

A UNA DAMA GIOVANISSIMA, SEPARATA

Nell’anno che sei stata
sposata, seni belli,
trovasti amari i fiori
del matrimonio.

E una bella mattina,
impaziente, scegliesti
la bella libertà,
come uno scolaretto.

Vestita da pirata,
oggi al bar ti rivedi:
sei amanti per parte,
– Isabel, oh, bambina Isabel, – 

dritta su un tavolino,
raggiante, spettinata
da un vento solo tuo,
che comandi il festino.

E di chi, per volerti 
innamorare, finita la notte,
non sarai innamorata?
A me tutto raccontano.

Hai imparato, innocente,
che alla terza persona
sono i bei sentimenti
storie pericolose?

Che la sincerità
con cui ti sei offerta
loro non la capiscono,
bimba Isabel. Sta’ attenta.

Perché qui siamo in Spagna.
E perché sono uguali
i tuoi stupidi amanti
e il tuo marito bestia.

Traduzione di Francesco Dalessandro

da Antología poetíca, Alianza Editorial, 1981


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