lunedì 19 marzo 2012

Luigi Fenga


PIAZZA DELLA VITTORIA


Giù per la scalinata,
di sera, era settembre,
il sole spogliava di luce le aiole dell’esedra,
tu ricordavi i versi del triste Mimnermo
“noi siamo come le foglie che la fiorita
stagione di primavera genera”,
ma che gioia
la tua gonna al vento, che fiori rossi
mentre le nubi correvano verso la notte,
frusciavano nei tuoi occhi petali freschi, 
io ero pieno di colori, avrei voluto cielo
più cielo per gridare,
che importa se i versi
di Mimnermo sono veri, se qui, se ora
sono felice come se la vita degli uomini
durasse per sempre, in eterno,
ma quanti
anni fa, o l’anno scorso, o mai, noi giù
per la scalinata, di sera, nel sole che muore.


da Le amorose fiamme, S. Marco dei Giustiniani, Genova, 1999

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