mercoledì 4 gennaio 2012

J. Rodolfo Wilcock


OSPITE CARA DEL MIO CORPO

Come ogni re si fa una reggia nuova
ognuno deve costruirsi una morte
per sé e per i suoi cari.

Un padiglione di diporto o caccia,
un mare verde senza avvenimenti
o un luogo di penitenza.

Nessuno tollera la decomposizione
dell’anima che non si può pensare
fuori dal corpo vivo.

Tessuta di materia e di parole
dove vai, così fragile e labile,
anima quando muori?

Da Poesie, Adelphi, 1980

1 commento: