lunedì 30 maggio 2011

John Keats

SE DEVO ABITARE CON TE, SOLITUDINE

Se devo abitare con te, solitudine,                            
che non sia nel disordine di case buie;                    
sali con me al naturale belvedere
che i clivi fioriti della valle e l’onda
cristallina del fiume fa sembrare
miniature; veglia con me dove i rami
intrecciano un riparo e il daino saltando
rapido scaccia l’ape dal calice del fiore.
Con te traverserei lieto quei luoghi,   
ma l’amabile colloquio d’una mente
innocente, quando parole sono immagini
di fini pensieri, è piacere dell’animo;                   
e è bene supremo del genere umano
quando spiriti affini si rifugiano in te.



Traduzione di Francesco Dalessandro



John Keats, Poetical Works, Oxford University Press, 1972  

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