lunedì 7 marzo 2011

William Shakespeare

SONETTO LXVI

Stanco di tutto questo, quiete di morte imploro:
quando il merito ora nato vedo mendicare
e misere nullità vestirsi a festa
e la fede più pura tristemente tradita
e grandi onori indegnamente attribuiti
e la casta virtù brutalmente venduta
e l’integrità ingiustamente calpestata
e il vigore svilito da un potere azzoppato
e l’arte dall’autorità imbavagliata
e la follia presuntuosa frenare l’ingegno
e la schietta verità scambiata per stoltezza
e il bene asservito al comandante male.
Stanco di tutto questo, da questo andrei lontano,
se morendo il mio amore io non lasciassi solo.

Traduzione di Francesco Dalessandro


William Shakespeare, Complete Sonnets and Poems, Oxford University Press, 2002

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