lunedì 7 febbraio 2011

John Keats

AL SONNO


O tu che imbalsami l’immota mezzanotte,
con dita lievi indulgenti ci chiudi gli occhi
già beati al buio, dalla luce
salvi, inombrati in un divino oblio:
o Sonno serenissimo, serra se vuoi
nel mezzo di quest’inno i miei occhi docili,
o aspetta l’amen, prima che sul mio
letto il papavero sparga cullanti elemosine.
Poi salvami, o sul cuscino luccicherà
il giorno andato, e non darà che affanni;
salvami dalla coscienza all’erta che si fa
più forte per il buio – traforante talpa;
gira la chiave nella toppa oliata
e blocca il silenzioso scrigno dell’anima.





Traduzione di Gianfranco Palmery
da Sulla fama e altri sonetti, Il Labirinto, 2003



John Keats, Poetical Works, Oxford University Press, 1972  

Nessun commento:

Posta un commento